Morbo di Dupuytren: la collagenasi permette di recuperare la funzionalità della mano evitando l’intervento chirurgico


La collagenasi per il morbo di Dupuytren permette di recuperare la funzionalità della mano evitando l’intervento chirurgico, che non sempre garantisce buoni esiti.

Il morbo di Dupuytren è dovuto all’ispessimento del collagene sottocutaneo del palmo che forma dei cordoni e determina la flessione progressiva e permanente di una o più dita.
Il morbo di Dupuytren è una delle più comuni deformità della mano.

La possibilità di trattare il morbo di Dupuytren senza ricorrere all’intervento chirurgico è offerta dall’utilizzo della collagenasi di Clostridium histolyticum ( Xiapex ) che, per via iniettiva, permette di indebolire e, con l’eventuale aiuto dell’estensione del dito effettuata dal medico, rompere la membrana di collagene provocata dal morbo di Dupuytren, ripristinando la funzionalità della mano in tempi brevi.

Questo trattamento, inventato da Marie Badalamente e da Lawrence Hurst della Stony Brook University School of Medicine degli Stati Uniti è ormai consolidato, a livello internazionale, come terapia d’elezione per questa patologia.

La collagenasi, nella maggior parte dei casi, porta a ottimi risultati clinici già il giorno seguente la prima iniezione ripristinando la normale estensione dell’arto e, di conseguenza, portando a un completo recupero delle normali funzionalità della mano.
Questo, grazie a una semplice seduta in cui lo specialista inietta l’enzima nel punto in cui è presente la corda distruggendola, senza dover sottoporre il paziente a un doloroso e, a volte, complesso intervento chirurgico, che non sempre è risolutivo.

Xiapex si è mostrato più efficace del placebo nel trattamento della contrattura di Dupuytren. Tra i pazienti che hanno completato il primo studio, il 64% ( 130 su 203 ) dei soggetti trattati con Xiapex era in grado di estendere le dita fino a raggiungere un angolo di flessione massimo di 5 gradi rispetto al 7% ( 7 su 103 ) dei pazienti trattati con placebo.
Nel secondo studio le percentuali registrate erano il 44% ( 20 su 45 ) per il gruppo trattato con Xiapex e il 5% ( 1 su 21 ) per il gruppo trattato con placebo.

Gli effetti indesiderati più frequenti osservati con Xiapex sono stati reazioni al sito di iniezione quali gonfiore, lividi, sanguinamento e dolore.
Le reazioni al sito di iniezione, molto frequenti, sono state riferite dalla stragrande maggioranza dei pazienti. Si è trattato di reazioni perlopiù da lievi a moderate e, in genere, si sono risolte nel giro di una o due settimane. ( Xagena_2016 )

Fonte: Ospedale San Giuseppe di Milano, 2017

Xagena_Medicina_2016